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PROGRAMMA FESTIVAL 2021
OTTOBRE
3 – 4 - 5 ottobre
Teatro del Lavoro
Residenza aperta
Marta Cellamare - Concept, drammaturgia, performer
Giulia Deval - Musiche di scena - nastri magnetici, harmonium, voce, elettronica
Anfrea Marazzi - sound design
L’idea per questo nuovo progetto performativo nasce da una folgorazione, un’impressione a caldo, epiteliale ma profonda, dopo la lettura dei Diari lasciati dal noto ballerino Vaslav Nijinsky. Abbiamo letto questi testi di getto e pensato subito alla possibilità di dare voce e carne alle parole vive, tumultuose quanto docili, fragili e con una forte componente inevitabilmente corporea che il ballerino ha lasciato su carta, a seguito di un’intricata vicenda editoriale.
7 – 8 – 9 ottobre ore 20.45
ore 20.30 Casa Bonadè
PUPPET MOTEL
ticket 5€
Produzione La Terra Galleggiante
Tre artiste presentano il loro lavoro in contemporanea in tre salette; una visione ceronettiana di un luogo metafisico, attraversato teatralmente dalla emanazione spirituale del poeta.
Silvia Barbotto
Volto di cenere e suono Il tempo incorporato, nel linguaggio espressivo del teatro dinamico, si fa spazio e storia. I contrasti dei materiali in scena si integrano nella narrazione visiva e sonora, inserendosi nel corpo tangibile ed etereo, intimo e collettivo
Sara Cele
WeMen vuole indagare, attraverso l'uso dei pupazzi, la storia che si cela in alcune figure femminili importanti storicamente, ma che sono diventate icone bidimensionali, miti, punti di riferimento per molte culture, perdendo l'occasione di raccontare la loro storia intima e personale.
Cristina Arnone
Dio Telefona ispirato ad un racconto tratto da Deliri disarmati di Guido Ceronetti racconti dedicati ad oggetti strani e misteriosi: donnine a dondolo, giacche di formaggio, scarpe fatte di conchiglie, nasi di alcolizzati, pianoforti che gemono all'ora di cena, ghigliottine che decapitano solo gli innocenti. Altri, dedicati ad animali enigmatici: un
dromedario senza padrone che dal deserto dello Higiaz arriva a Zurigo per addormentarsi sui binari del tram, ragni giganteschi vestiti con cappelli di paglia e occhiali scuri. Infine esseri umani: re e regine di pornolandia, prostitute camioniste, ladri di slip e reggiseni.
7- 8 - 9 - ottobre ore 22.00
10 ottobre ore 17.00
Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica Studio 2
CHI NON SI PERDE È PERDUTO
ticket 5€
Produzione La Terra Galleggiante
Collettivo Unreality
Giulietta De Bernardi, Alberto Momo, Alberto Danzi, Paolo Leonardo , Damiano Privitera
Ripartire dalla relazione con lo spettatore, con un incontro intimo, dedicato solo a lui. Viene condotto in un viaggio attraverso il VEDERE, fino a quando il suo sguardo può abbandonarsi allo schermo, ne consegue una SCELTA, non ragionata, ma data da ciò che resta..è la traccia, l’impronta del segno, che determina il percorso visivo e sonoro in cui si troverà. Le nostre scelte o non/scelte ci fanno essere quello che siamo. Abbandonarsi e aderire.
Le immagini prendono vita fondendosi con ombre e corpo, le parole ti accompagnano nello sprofondamento, e così accade l’atto unico.
12 – 13 – 14 ottobre
Laboratorio
DIALOGO CON L’INERTE
Marzia Gambardella
“La marionetta è uno strumento drammaturgico molto potente, il suo luogo è nel confine tra concreto e astratto, tra animato e inanimato, tra vita e non-vita. Con la sua sola presenza la marionetta ci racconta di questo luogo, ne diventa testimonianza. La sua figura è perturbante, ambigua: con il suo semplice esserci la marionetta evoca quel confine, lo rende concreto ai nostri occhi, portandoci nel luogo dove gli opposti convivono”
MalaStrana è una compagnia di teatro visuale. Gli strumenti del suo linguaggio sono immagini, suoni, gesti e figure che in scena s’incatenano secondo una logica associativa, la logica dei sogni… o a volte degli incubi.
MalaStrana Compagnie nasce grazie alla sinergia e l’impegno di molte persone.
Un ringraziamento speciale va a Philippe Genty, Mary Underwood e a tutta la Compagnia.
15 – 16 ottobre ore 21.00
Teatro del Lavoro
Spettacolo
OPERETTALZHEIMER
ALLEGRO MA NON TROPPO
ticket 5€
Produzione MalastranaCompagnie – Parigi
Di e con Marzia Gambardella
La Signora in scena fa la sua giornata: un’Ave Maria, un po’ di radio, un pensiero, un
ricordo...
La Signora in scena fa la sua giornata: un’Ave Maria, un po’ di radio, un pensiero, un ricordo...
La Signora in scena fa la sua giornata: un’Ave Maria, un po’ di radio...
Ma è davvero la radio che sta ascoltando?
E cosa ascolta poi? Con chi? Dove? Quando?
Domande inutili: la Signora in scena fa la sua giornata.
20 ottobre
Teatro del Lavoro
Residenza Preparatoria
PRELUDES, ANATRA MORTE E TULIPANO
pupazzi, costumi, scenografie
Laura Bartolomei, James Davies
ispirato al libro illustrato
“Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch
adattazione di Laura Bartolomei e Damiano Privitera
con
Laura Bartolomei
regia
Damiano Privitera
21 - 22 -23 ottobre
ore 21.00 Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica
Produzione La Terra Galleggiante
PRELUDES, ANATRA MORTE E TULIPANO live
Produzione La Terra Galleggiante - Pinerolo
Lo spazio di una stanza senza pareti e un nudo letto diventano il palcoscenico lievemente surreale, per raccontare una favola disposta “istituzionalmente” per occhi di bambini, ma scritta forse per l’innocenza in cui ci si trova sempre tutti quando si scruta e si vive del e nell’ignoto della fine della vita; una visione che con leggerezza, fuori da ogni drammatizzazione, in un estetismo per coerenza con l’intenzione dello scrittore, ha il compito preciso di rasserenare verso quell’ineluttabilità.
Quando l’anatra abbandonerà lo stagno, li vi rimarrà il tulipano simbolo del suo messaggio, metafora e considerazione della naturale dolcezza di questo passaggio.
con - Laura Bartolomei
regia - Damiano Privitera - rega
25 – 26 – 27 ottobre
Residenza per Preparazione
CAFFÈ DELLE OMBRE
Gianluca Di Matteo
Gianluca Di Matteo lavora con i burattini dal 2000 presentando spettacoli e laboratori in Italia e all’estero. Nelle scuole è presente con il progetto “Mus-e l'arte per l'integrazione a scuola”.
28 – 29 – 30 ottobre
ore 21.00 Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica
CAFFÈ DELLE OMBRE
Produzione La Terra Galleggiante
“Il caffè delle ombre” mette insieme la manipolazione del burattino e la magia delle ombre raccontandoci in modo lieve e divertente che l’amore ci salva dall’abisso.
di e con
Gianluca Di Matteo - Torino
Domenica 31 ottobre
ore 16.30.00 Teatro del Lavoro
Spettacolo Teatro Ragazzi
IN BOCCA AL LUPO
Produzione Fontemaggiore - Perugia
Regia Marco Lucci
con Enrico De Meo, Valentina Grigò
scene e muppets Marco Lucci
progetto scenografico Frediano Brandetti
luci Pino Bernabei, Luigi Proietti
“Oh caspita, il bambino si è svegliato… Hai visto che sorpresa Michele? oggi con te c’è papà!”
Il problema è che lui... il cacciatore, non sa com’è che si tengono in braccio i bambini.
Il suo mestiere è sempre stato andare nel bosco con il fucile in spalla, sin dai tempi di Cappuccetto Rosso.
Forse ora è il caso di togliere gli scarponi, mettersi il grembiule e preparare il biberon.
“Un brutto scherzo… mi hanno nascosto la mamma!”
Novembre
3 novembre
Residenza per allestimento live
STUDIO PER UN
DIARIO DEI GIORNI FELICI
Teatrino Giullare
Un lavoro inizialmente concepito nella primavera 2020 durante il periodo di quarantena per la diffusione del Covid 19.
L'apparizione video ha vinto Premio Rete Critica 2020 ed il Premio Hystrio Digital Stage 2021.
5 – 6 novembre
ore 21.00 Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica
STUDIO PER UN
DIARIO DEI GIORNI FELICI
Teatrino Giullare
La compagnia crea spettacoli teatrali, installazioni, laboratori, rassegne, progetti speciali per il teatro e l’arte.
Dal 1996 cresce la propria ricerca artistica indagando la drammaturgia tramite la sperimentazione di artifici scenici e sviluppando una poetica originale che l’ha portato a realizzare allestimenti teatrali, installazioni e workshop in tutta Italia e in tournèe internazionali in 35 paesi del mondo (Europa, Usa, Canada, Cina, Argentina, Uruguay, Guatemala, Etiopia, Kenia, Russia, Turchia, Pakistan, India, Iran, Israele, Egitto, Marocco, Colombia, Venezuela…)
19 - 10 – 11 novembre
Teatro del LAvoro
Residenza
UN ESTREMO ATTO D’AMORE
Collettivo Viso
Un estremo atto d’amore è uno spettacolo sul testo In nome del popolo italiano. Storia di una malavita di Claudio Foschini (Roma, 1949-2010). Prende spunto dall’omonimo radiodramma prodotto in
occasione del Premio Lucia, indetto da Radio Papesse in collaborazione con Fondazione Archivio Diaristico Nazionale Pieve Santo Stefano
12 – 13 novembre
ore 21.00 Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica
UN ESTREMO ATTO D’AMORE
Collettivo Viso
di e con
Luca Morino
Federico Pianciola
Riccardo Salvini
domenica 14 novembre
ore 16.30.00 Teatro del Lavoro
Spettacolo Teatro Ragazzi
LA GATTA CENERENTOLA
Produzione: Oltreilponte Teatro
Uno Spettacolo di: Beppe Rizzo
Drammaturgia: Valentina Diana, Beppe Rizzo
Pupazzi E Costumi: Cristiana Daneo
Con: Anna Montalenti, Beppe Rizzo
Tutti conoscono la storia di Cenerentola, ma pochi sanno che ne esiste una versione più antica, italiana, che ha come protagonista una bambina di nome Zezolla. Zezolla non ha una sola matrigna, ne ha due. Non ha due sorellastre, ma sei.
Oltreilponte Teatro è una compagnia teatrale fondata a Torino nel 2004 che opera nel settore della formazione e della produzione teatrale per adulti e ragazzi, allestendo i suoi spettacoli in Italia e all’estero.
Nasce dall’incontro tra teatro d’attore e teatro di figura, secondo un percorso di confronto e contaminazione reciproca. Ricorrendo infatti alla tecnica dell’animazione a vista si tenta di svincolare il burattino dalle forme tradizionali, alla ricerca di particolari drammaturgie che permettano una sempre diversa fusione di attore e figura.
15 – 16 – 17 - 18 novembre
Teatro del Lavoro
PROGETTO EMME
Oltreilponte Teatro
In collaborazione con: Piccola Compagnia della Magnolia – La Terra Galleggiante
Di Beppe Rizzo
Collaborazione drammaturgica: Andrea Roncaglione
Pupazzi Ilaria Comisso
Scene Masimiliano Todisco
Costumi Simona Randazzo
Con Giorgia Cerruti, Beppe Rizzo
Il progetto di spettacolo, a quasi cent'anni dalla marcia su Roma (1922), nasce per riflettere criticamente su una contemporaneità che pare non aver ancora “digerito” il ventennio fascista, riproponendone ciclicamente tematiche e atteggiamenti. Tale riflessione avviene attraverso la creazione di una grande metafora scenica, spietata e grottesca, in cui il protagonista è il pupazzo di Mussolini.
19 – 20 novembre
Presentazione Pubblica
PROGETTO EMME
Ore 21.00 Teatro del Lavoro
22 - 23 -24 novembre
Teatro del Lavoro
Residenza preparatoria
ESERCIZI PER SCOMPARIRE
di e con
Amalia Franco
Amalia Franco è un’artista indipendente, la cui ricerca verte sulle contaminazioni tra danza, marionette ibride e maschere espressive che realizza lei stessa. È autrice e performer in ‘Corpo Unico’ in collaborazione con il Quartetto Muarice e la compositrice Giulia Lo Russo, in ‘Trittico.
Cantillazioni’ in collaborazione con la danzatrice Anna Moscatelli e la musicista Renata Frana, e Trittico. Lasciare andare con grazia’. Performer per la compagnia Barca dei matti, diretta da Natacha Belova e per il Teatro del Lavoro, diretto da Damiano Privitera. Partecipa al GDA 2015, all’interno di Nuove Traiettorie, con il progetto ‘Moving Masks’.
Lavora sulla drammaturgia del paesaggio con il progetto ‘Tillandsie, drammaturgia urbana dei crolli’, in collaborazione con
Leonardo Delogu e Lajos Talamonti.
25 -26 -27 novembre
Ore 21.00 Teatro del Lavoro
Presentazione Pubblica
ESERCIZI PER SCOMPARIRE
Di e con Amalia Franco
Testi Amalia Franco
Marionette Amalia Franco con la collaborazione di Gianluca Vigone
Musiche ‘Il fiore nel mare’ di Alessandra Guttagliere
Mixing et mastering Fabio Orsi
‘Senza titolo’ di Amalia Franco e Gianluca Vigone
L’opera agisce come ‘corpo intensivo, attivo localmente per salti, scarti, vibrazioni e modulazioni’.
Più che di una scrittura drammaturgica, si tratta di un dispositivo, che dà all’opera la forma di uno zibaldone dei pensieri, o dei pensierini bambini. La figura, il corpo danzante e la parola sono gli elementi atti alla costruzione di molecole specializzate, i singoli esercizi, in cui è attiva la tecnologia del corpo, che disgrega, lega, moltiplica le cellule. Si tratta di un esercizio di appropriazione ed uso sconsiderato dei codici, necessario alla localizzazione (nel corpo) del pensiero.
Domenica 28 novembre
ore 16.30.00 Teatro del Lavoro
Spettacolo Teatro Ragazzi
CHI HA PAURA DELLE STORIE
Compagnia Teatrabile
Produzione 2021 Teatro Stabile d’Abruzzo -progetto “L’Arte non si ferma”
Con: Michele Di Conzo e Alessandra Tarquini
Oggetti di scena di Tiziana Terchi Nocentini
Regia, musiche e drammaturgia di Eugenio Incarnati
Veniamo da una città che, per tanti motivi, belli e brutti, ci chiede di parlare di lei. E perché, allora, non farlo attraverso quel racconto che uno dei più grandi scrittori per ragazzi le regalò? Come “a chi”? Alla città? Come quale città? La nostra, la città delle novantanove fontane: L’Aquila. Come quale scrittore! Ma Gianni Rodari, no? Come quale fiaba? “Il pastore e la fontana”!
La Compagnia
Teatrabile è uno dei partner di Arci Nazionale per il progetto “La cultura è la cura”, realizzato con il finanziamento concesso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali a valere sul Fondo per attività di interesse generale nel terzo settore
Dicembre
29 – 30 novembre 1 dicembre
Teatro del Lavoro
Residenza
Piccola Compagnia della Magnolia
MATER DEI new version
Di e con Giorgia Cerruti - Davide Giglio
concerto per voce e suono
La voce come corpo e materia sonora, partitura fisica che tesse relazioni tecniche, poi formali, infine emotive.
nata nel 2020 un'altra forma di MATER DEI, un concerto per voce e suono, piccolo, adatto a luoghi raccolti, un teatro da ascoltare, dove il fulcro del lavoro poggia sulla relazione tra la performance vocale al microfono dell'attrice e il lavoro live del sound designer Guglielmo Diana, presente in scena con Giorgia Cerruti e con Davide Giglio, quest'ultimo figura ambigua e muta, stretta in una relazione simbiotica con la madre.
2 - 3 - 4 dicembre
Presentazione Spettacolo
Ore 21.00 Teatro del Lavoro
Piccola Compagnia della Magnolia
MATER DEI new version
Di e con Giorgia Cerruti - Davide Giglio
29 novembre ore 21.00
Teatro del Lavoro via Streaming
ARTICOLAZIONI, ARTE E TEATRO IN CARCERE
Di Mariella Carbone – arteterapeuta Perugia
Greta Oddoni – corpo attoriale Milano
Damiano Privitera – teatro di figura e video
A volte può succedere che il perturbante mondo delle marionette e quello di Kafka, il teatro di figura e la letteratura, storie di viaggi interrotti e storie di trasformazioni, possano incontrare, in un luogo insolito, di sospensione dalla vita, il mondo femminile della reclusione.
A volte può succedere che arte, azioni (teatrali), dimensioni plastico/pittoriche, immagini, musica e sperimentazioni multimediali possano, attraverso l’approccio e le metodiche dell’arteterapia e del teatro sociale, dare vita ad un progetto laboratoriale e performativo che vuole creare un “ponte” tra carcere e realtà esterna.
Tutto questo succede nella casa circondariale del Carcere di Capanne, a Perugia.
30 novembre ore 21.00
Teatro del Lavoro via Streaming
HIKARU
Di ANASTASIA PARAVA – marionettista – teatro d’ombre - Grecia
Damiano Privitera – tutor e video
Nel suo sonno fece un sogno. Tutto era scuro e nero, non ha visto la sua casa, le montagne non esistevano più, camminava come un cieco in camera e ascoltato da nessun uomo e uccello tiro, odorava di pioggia e terra bagnata e gli occhi facevano male. Improvvisamente, vide due piccole luci in background. Camminava in quella direzione e quando è arrivato, ha visto un corvo. The Raven gli parlò e disse: - Volete conoscere la vostra buona sorte;
-Certo, rispose l'uomo ...
Così -sache tuo padre ti chiama, la vostra famiglia ha bisogno oggi più che mai il vostro aiuto. Seguimi! Non perdere tempo, inizia subito!
1 dicembre ore 21.00
Teatro del Lavoro via Streaming
IL TEATRO DELL’ABBANDONO, riflessioni sui luoghi e gli abbandoni
Paolo Aralla - voce Bologna
Damiano Privitera – video
Come luogo metafisico e nella veste di pura astrazione dei concetti culturali, siamo uniti a tutti coloro che chiedono un’attitudine diversa della politica sull’arte. Una nuova visione che ci porti ad un cambiamento di atteggiamento nella sua gestione in generale, diremmo, appunto più astratta, meno legata al commercialmente definibile, che favorisca i presidi culturali come il nostro, capendone l’importanza della loro esistenza nel tessuto sociale, nella sicurezza e nella logica di una continuità dei sostegni.
I presidi come il nostro dovrebbero essere investiti di dignità e non burocratizzati, dovrebbero affrontare il futuro con più semplificata, sufficientemente attrezzati non solo per la sopravvivenza di un terzo settore in perenne affanno, ma per dare la possibilità di programmare innovazione e ricerca in terreni artistici sconosciuti. Non si dovrebbe abbracciare l’idea di una cultura succube, sebbene in una certa misura legittimamente, alle percentuali della biglietteria o della capacità di svolgere un ruolo d’intrattenimento. Perché la prima è subdolamente fuorviante (nessuna arte è mai stata autonoma finanziariamente) la seconda induce ad una idea di funzione che non è altro che l’oblio della realtà in cui viviamo, con le sue tante contraddizioni irrisolte. Invece bisognerebbe puntare sul teatro della necessità, con un lavoro che deve dare risposte al bisogno di una crescita personale, un processo di cambiamento intimo che si rifletta nella società tutta per migliorarla e non anestetizzarla.