
Il festival, giunto alla sua 31ª edizione, si propone come un laboratorio di sperimentazione artistica, dove il teatro di figura si fonde con altre forme espressive.
La manifestazione si può definire come un "festival dell’ibridazione e dell’irrealtà", sottolineando l'importanza dell'incontro tra marionette, burattini, ombre e corpi, e l'integrazione di linguaggi come la danza, la musica e la videoarte.
IMMAGINI dell'INTERNO 2025
arte della figura e cultura teatrale contemporanea


USANGINEN
Usaginingen è un gruppo di artisti formatosi a Berlino nel 2011. Le loro performance, create utilizzando dispositivi visivi e strumenti musicali autocostruiti, sono acclamate a livello internazionale per la loro innovativa fusione di espressione analogica e digitale. Nel 2014, hanno ricevuto il Gran Premio al Reykjavik Visual-Music Festival in Islanda. Nel 2021, hanno completato un tour nazionale di 38 città in Giappone con il supporto del programma "ARTS for the future!" dell'Agenzia per gli Affari Culturali e sono stati protagonisti di uno spot pubblicitario di Apple Giappone nello stesso anno. Ad oggi, si sono esibiti in 28 paesi. Il gruppo è composto da Shinichi Hirai, che si occupa di audio, progettazione delle attrezzature e progetti comunitari; Emi Hirai, che dirige la produzione visiva, inclusi video e disegno; e il loro figlio in età scolare, Kaina Hirai, che si è unito al gruppo nel 2024, formando insieme un team creativo a conduzione familiare.
Diego Scarponi - MASKE!
Il progetto, iniziato nel settembre 2024, ha coinvolto oltre 100 studenti e 20 insegnanti dell’IC Pinerolo 4, e ha proposto un percorso di narrazione audiovisiva a partire dalle fiabe tradizionali delle masche, fortemente radicate in Piemonte e nel pinerolese, rielaborandole attraverso materiali concreti come i burattini e le marionette per aprire una riflessione su temi attuali e aderenti al vissuto dei bambini e delle bambine che hanno partecipato alle attività.
Quattro storie, quattro classi, quattro stagioni e quattro fasi lunari. Una circolarità di numeri, temi, cicli. Fate, fattucchiere, maghe, streghe, masche. Un ecosistema narrativo gioioso, vivace, solare e al tempo stesso pauroso, notturno e misterioso, che racconta di ecologia, tradizione, fantasia, dove il ruolo dei bambini e delle bambine è centrale, e dove il linguaggio cinematografico si mescola a quello letterario e del teatro di figura.
Antonella D'Ascenzi - FILAR

Antonella D'Ascenzi - FILAR
Filar è una pièce di danza contemporanea e poesia visiva che parla della forza della relazione tra corpi e oggetti, una relazione che si sviluppa dalla distanza dei fili. Come sentire l’altro corpo, quello di una marionetta, a questa distanza? La storia di Filar è quella di un mondo che si costruisce ogni giorno e crolla all’improvviso. Quando c’è una crisi, allora, come possiamo ricostruire una comunità e sentire di vivere in una rete di fili e relazioni? I fili creano una connessione invisibile tra tutto ciò che accade, i fili ci uniscono alle nostre famiglie, agli amici o alle persone con cui condividiamo percorsi. I fili mantengono la connessione a distanza.

Mariangela Martino - LA PIANISTA IMPREVISTA
Un pianoforte (digitale) in esposizione e un’hostess entusiasta che invita il pubblico a suonarlo: ma lei si stufa presto e dimostra a tutti come si suona davvero, fino all’arrivo del grande pianista il Maestro Nonpionaota ( il pupazzo).
La Pianista Imprevista esegue musica classica, moderna e tango, ma non suona seduta e composta.
Si sdraia sullo sgabello e suona in posizione orizzontale, al contrario, solleva una gamba e suona in arabesque, danza tra una nota e l'altra, e manipola il suo pupazzo.
Lei suona mentre crea forme col corpo: quasi quasi crede di essere una ballerina!
Insomma, suona una musica che è tutta da guardare!

La Catinella - LA FESTA DEI DIRITTI
Una fiaba ispirata al testo in versi “Lo zio Diritto” che Roberto Piumini dedica ai bambini e ai loro diritti
di cittadini nel mondo. Chi è il misterioso Zio Diritto? Nemmeno Agostino e i suoi amici lo sanno bene.
Sanno solo che quando qualcuno ti fa delle prepotenze non devi esitare a chiamarlo: con un biglietto, un messaggio nella bottiglia o con la semplice forza del pensiero.
Lo Zio Diritto arriverà, in uno dei suoi tanti travestimenti, per rimettere le cose a posto. Lui sa come
aiutare i bambini, sa come raddrizzare i torti. Sarà per questo che lo chiamano Zio Diritto?
Uno spettacolo di narrazione e teatro di figura per raccontare ai bambini quali sono i loro diritti, sanciti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre del 1989.

Burattini di Varese - PUNTINO e ALTRE STORIE
Puntino e altre storie racchiude sei brevi storie presentate con l’antica tecnica del teatro tradizionale giapponese del Kamishibai.
La moderna interpretazione della tradizione proposta da Chicco Colombo del Teatro dei Burattini di Varese, rende questa esperienza teatrale un incontro curioso e interessante sicuramente inconsueto.
Protagonista delle sei storie è Puntino un personaggio semplice , ma dotato di fantasiose possibilità di racconto di storie realizzate con suoni, parole, e disegni che diventano scene e drammaturgia per il piccolo teatrino di carta.