top of page
Logo_LT_new.jpg

Immagini dall'Interno 2025
XXXI  edizione - un futuro tra ibridazione e irrealtà

EVENTI & WORKSHOP

Ancora 1
ABC del Kamishibai

docente: Enrico Colombo

IL KAMISHIBAI è un’esperienza di narrazione con immagini e parole.

Il  breve corso ha lo scopo di far conoscere l’uso e la narrazione con il Teatro Kamishibai.

È destinato agli  insegnanti, educatori, bibliotecari e  adulti in genere che vogliono accostarsi a questa antica arte di narrazione.

ORARI

Il corso è organizzato da venerdì 20 Giugno  sera e sabato 21 mattina per un totale di 5/6 ore totali.

 CONOSCENZA E COSTRUZIONE DEL “BUTAI" 

Si rende necessaria una  premessa per presentare l’origine di questa antica arte, con alcune brevi dimostrazioni di racconto.

Si passa poi alla presentazione del Butai (il piccolo teatro di carta), alla conoscenza dei diversi tipi presenti nel panorama artistico / pedagogico attuale, per finire poi questo passaggio con la costruzione di un Butai per ciascun partecipante.

Workshop.jpg
VENERDI' 20 ore 17.00/19.30
SABATO 21 ore 9.30/13.00
Salone dei Cavalieri

Costo lab 50€
-------------------------------------------
UNO SPETTATORE UN TEATRO,
UN TEATRO UNO SPETTATORE

laboratorio di Teatro Lambe Lambe

docente: Laura Bartolomei

​​

È un laboratorio per fare mini spettacoli, rappresentazioni per uno spettatore per volta:

 

Una scena unica di circa 1/3 minuti, che può essere una storia con una drammaturgia, ma anche una scena astratta, un sogno, una immagine in movimento. In realtà un pretesto per sperimentare la relazione tra performer, professionali e amatoriali, e un “pubblico” variegato in un contesto così intimo, e occasione di studio sulla concentrazione degli spazi. 

Quando guardiamo il mondo attraverso un foro, in quel campo ristretto, alcune cose balzano agli occhi ed assumono contorni inaspettati, dialogano con il nostro inconscio, lo spazio si dilata nell’immaginario perché mancano le deviazioni sia a livello visivo che quelle collettive del resto del pubblico.

Cosa succede se la concentrazione si acuisce e prende forma di un pungente punteruolo nella nostra mente? Possiamo guardare le margherite aprirsi alla luce, possiamo diluire il tempo di una azione teatrale e renderla eterna… 

Con questo tipo di teatro otteniamo due effetti positivi in una volta sola; oltre ad avere sempre, e ripeto sempre, sold out sicuro, potrete farlo in casa per gli amici e passare una bella serata diversa, e se poi vi gira la fantasia, scendete in strada e date in pasto al pubblico il vostro momento “unicum” per ricevere UN APPLAUSO, magari perplesso perché immerso nello stato di solitudine, ma sinceramente convinto.

LambeLambe.jpg
da lunedì 23 a venerdì 27
ore 10.00/13.00 - 14.30/16.30
Teatro del Lavoro

Costo lab 80€
--------------------------------------------
per impegni improvvisi ed inderogabili del docente la Master Class è rinviata a settembre

MANI E BURATTINI
master class di Stefano Giunchi

Stefano Giunchi è una figura di riferimento nel panorama italiano del teatro di figura, con una carriera che abbraccia oltre cinque decenni di attività come autore, regista, formatore e promotore culturale.

Biografia e formazione

Originario di Cervia e residente a Forlì, Giunchi ha studiato filosofia e antropologia culturale all’Università di Firenze, formandosi con maestri come Cesare Luporini e Tullio Seppilli.  Dopo esperienze nella comunicazione e nell'associazionismo culturale, ha dedicato la sua vita al teatro di figura, contribuendo in modo significativo alla sua diffusione e riconoscimento in Italia.

Fondatore e promotore

Nel 1975 ha co-fondato, insieme a Sergio Diotti, il festival internazionale “Arrivano dal Mare!”, il più longevo festival di teatro di figura in Italia e uno dei più antichi al mondo.  Il festival ha rappresentato un punto di riferimento per burattinai, marionettisti, pupari e raccontatori tradizionali, nonché per giovani artisti sperimentatori di nuovi linguaggi dell'immagine

Attività editoriale e saggistica

Nel 2024 ha pubblicato il volume “Mani e Burattini” (Edizioni del Girasole), un'opera di oltre 300 pagine che esplora la storia, la grammatica della manipolazione, i repertori e la drammaturgia del teatro dei burattini.  Il libro include anche la prima traduzione italiana della “Grammaire de la manipulation” di André Charles Gervais e contributi di esperti come Alfonso Cipolla, Rita Silimbani e il neuroscienziato Vittorio Gallese

Impegno sociale e culturale

Giunchi ha collaborato con compagnie teatrali e operatori attivi in contesti di disagio sociale, portando il teatro di figura in scuole, ospedali, carceri e centri di accoglienza per migranti.  Il suo impegno ha contribuito a rendere il teatro di figura uno strumento di inclusione e dialogo interculturale.

Contributi giornalistici

Oltre alla sua attività teatrale, Giunchi è autore di articoli e saggi sul teatro di figura, pubblicati su riviste specializzate come “Notizie di Spettacolo”, dove cura la rubrica “Le mani che muovono i sogni”.

Stefano Giunchi continua a essere una voce autorevole e innovativa nel campo del teatro di figura, coniugando tradizione e modernità, ricerca e divulgazione, arte e impegno sociale.

9788875676940_0_350_0_75.jpg
ANNULLATO
giovedì 26 - ore 18.00
Teatro del Lavoro

ingresso libero
bottom of page